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LA LOGICA

Il soggetto della logica è stato materia di discussione per almeno tremila anni senza che ci sia stata alcuna vera scoperta realmente utile per coloro che lavorano con i dati. 

“Logica” significa “la disciplina che tratta del ragionare”. Alcuni, nei tempi passati, hanno cercato di etichettarla come scienza. Ma ciò può essere scartato come falsa pretesa e pomposità

Se ci fosse stata una tale “scienza” gli uomini sarebbero capaci di pensare. Invece non lo sono. 

Il termine in se stesso è decisamente spaventoso. Se vi capitasse di leggere un testo sulla logica, diventereste matti nel tentativo di venirne a capo, per non parlare di imparare a pensare. 

Eppure la logica, o capacità di ragionare, è vitale per chi organizza o per chi amministra. Se questi non è in grado di pensare chiaramente, non potrà raggiungere conclusioni vitali e prendere decisioni corrette. 

Molti enti, governi, società e gruppi traggono profitto da questa mancanza di logica e l’hanno fatto per molto tempo. Una popolazione incapace di pensare o di ragionare può essere manipolata facilmente tramite falsità e cause sventurate. 

Perciò la logica non è stata una disciplina che ha ricevuto sostegno, anzi il contrario. 

Perfino le scuole occidentali, oggigiorno, cercano di convincere gli studenti del fatto che dovrebbero studiare geometria perché “è così che si pensa”. Ovviamente non è così. 

L’amministratore, il manager, l’artigiano e l’impiegato trovano tutti una certa utilità nella logica. Se non sono in grado di ragionare, commetteranno degli errori costosi in termini di tempo e di denaro, e potranno far finire l’intera organizzazione nel caos e nell’oblio. 

I loro strumenti di lavoro sono i dati e le situazioni. Se non sono in grado di osservare ed elaborare il loro pensiero fino in fondo, possono arrivare a delle conclusioni sbagliate e intraprendere azioni scorrette. 

L’uomo moderno pensa che la matematica possa servirgli al posto della logica e la maggior parte delle situazioni vanno completamente alla deriva a causa di questa fiducia commovente e malriposta. La complessità dei problemi umani e il vasto numero di fattori coinvolti rendono la matematica del tutto inadeguata. 

Nella migliore delle ipotesi i computer sono solo dei servomeccanismi (stampelle) per la mente. Eppure l’odierna civiltà cromata ha in loro una fede fanciullesca. Il fatto che i computer siano utili o meno dipende da chi fa le domande e da chi legge le risposte del computer. E perfino allora le loro risposte sono spesso sciocche e degne di un manicomio. 

I computer non sono capaci di pensare perché l’uomo e i costruttori di computer non conoscono pienamente le regole della logica viva. Un dato falso immesso in un computer ci dà una risposta completamente sbagliata. 

Se le persone sulle linee del management e del lavoro non conoscono la logica, l’organizzazione può andare alla deriva e richiedere un genio incredibile per tenerla insieme e farla andare avanti. 

Intere civiltà svaniscono perché i suoi sovrani, i suoi capi e la sua gente mancano di logica. 

Perciò questo è un soggetto molto importante. 

Penetrare la logica

Scientology possiede un modo per penetrare questo soggetto. È una scoperta di non poco conto. Se, per mezzo suo, un soggetto arduo e quasi impossibile può essere reso semplice, le risposte corrette per le situazioni potranno essere molto più frequenti e un’organizzazione o una civiltà molto più efficienti. 

La scoperta è semplice. 

STABILENDO IL MODO IN CUI LE COSE DIVENTANO ILLOGICHE, SI PUÒ POI STABILIRE CHE COS’È LA LOGICA. 

In altre parole, se si comprende che cosa rende le cose illogiche o irrazionali (o pazze, se preferite) è poi possibile concepire che cosa le rende logiche. 

Illogicità

Ci sono cinque modi fondamentali in cui la trasmissione di informazioni o una situazione diventano illogiche. Queste sono le cose fondamentali che fanno sì che si abbia un’idea scorretta di una situazione. Ogni singolo modo viene chiamato outpoint, cioè un qualsiasi dato che viene offerto come vero, ma che in realtà si scopre essere illogico. Ognuno di essi è descritto qui di seguito. 

Dati omessi

Ogni cosa omessa è un outpoint.  

La cosa omessa può essere una persona, un terminale, un oggetto, energia, spazio, tempo, forma, una sequenza o perfino un’intera scena omessa. Ogni cosa che può essere omessa, quando invece dovrebbe essere presente, è un outpoint. 

Questo è probabilmente l’outpoint più sfuggente, perché non essendo presente, non attira direttamente l’attenzione. 

Dati omessi

Sequenza alterata

Ogni cosa, evento, oggetto, dimensione, quando è nella sequenza scorretta è un outpoint. 

La serie di numeri 3, 7, 1, 2, 4, 6, 5 è una sequenza alterata o una sequenza scorretta. 

In una sequenza di azioni, fare il secondo passo prima del primo, inevitabilmente aggroviglia quella sequenza di azioni. 

L’outness di base è la totale assenza di una sequenza. (Una outness è la condizione o lo stato di qualcosa che è scorretto, sbagliato o mancante). Questo porta all’insorgere di IDEE FISSE. Inoltre si manifesta una malattia mentale che viene chiamata dissociazione. La persona non vede la consequenzialità delle cose correlate o simili tra loro. Inoltre una persona del genere salta da un argomento all’altro senza che questi siano collegati da una sequenza evidente. La dissociazione giunge a livelli estremi quando cose che sono collegate non vengono viste come tali, mentre cose che non hanno nessuna relazione reciproca sono viste come se l’avessero. 

La parola “sequenza” significa movimento lineare (lungo una linea) attraverso lo spazio o il tempo, o attraverso entrambi. 

Una sequenza che dovrebbe essere tale, quando invece non lo è, è un outpoint. 

Una “sequenza” che non è tale, ma che è considerata tale, è un outpoint. 

Una sequenza sbagliata del tipo “mettere il carro davanti ai buoi” è un outpoint. 

Sequenza alterata

A volte l’impresa più difficile è quella di indicare una futura sequenza inevitabile a una persona che non è in grado di vederla. Stiamo parlando di conseguenze. “Se segassi il ramo su cui sei seduto, è ovvio che cadresti.” La Polizia cerca spesso di far capire questo principio a persone che non hanno nessun concetto di cosa sia una sequenza. La minaccia della punizione, pertanto, funziona bene con i cittadini rispettosi della legge, ma non funziona affatto con i criminali, dato che spesso essi sono tali proprio perché non sanno pensare in sequenza; sono semplicemente fissati. “Se uccidi qualcuno sarai impiccato” è la sequenza che viene indicata. Un omicida fissato sulla vendetta non sa pensare in sequenza. Per avere sequenze corrette, bisogna pensare in termini di sequenze. 

Pertanto le sequenze alterate sono molto più comuni di quanto non si creda a prima vista, dato che le persone incapaci di pensare in sequenza non vedono le alterazioni di sequenza nelle loro azioni o nelle loro aree. 

Visualizzando sequenze ed esercitandosi a spostare l’attenzione, si può superare questa difficoltà e riacquistare la capacità di pensare in sequenza. 

Uno scrittore si è accorto che il cinema e la televisione fissano l’attenzione e le impediscono di spaziare. Quando si hanno bambini che sono stati cresciuti davanti alla TV, probabilmente ci si ritroverà con persone che tendono ad alterare sequenze o a non vederne affatto. 

Tempo tralasciato

L’outpoint del “tempo tralasciato” si presenta quando non viene indicato un tempo che invece dovrebbe essere indicato. È un caso speciale di dato omesso.  Il tempo tralasciato ha un effetto particolarmente dannoso che porta alla pazzia totale. 

Tempo tralasciato

Se si leggono un notiziario del 1814 e uno del 1922 consecutivamente, senza assegnar loro un tempo, il risultato sarà un qualcosa di folle impossibile da individuare. 

Se si scrive un rapporto su di una certa situazione e vi si descrivono avvenimenti accaduti nell'arco di sei mesi, senza specificare il tempo, si può provocare una reazione non conforme alla scena attuale. 

Nei pazzi, il tempo tralasciato è il presente; ciò li lascia in un passato tormentoso. Dire a un gruppo di pazzi di “tornare al presente” produce a volte delle “guarigioni” miracolose. E trovare la data in cui un disagio o un dolore hanno fatto la loro comparsa, spesso li fa sparire. 

Le aberrazioni (comportamenti illogici) relative al tempo sono così intense, che il tempo tralasciato soddisfa bene i requisiti necessari ad essere considerato un outpoint. 

Falsità

Quando si sente parlare di due fatti contrari, uno di essi è falso oppure lo sono entrambi. 

La propaganda e altre attività sono specializzate in falsità e provocano una gran quantità di disordini. 

Che sia intenzionale o meno, una falsità è un outpoint. Può trattarsi di un errore oppure di una falsità calcolata o utilizzata a scopi difensivi; in ogni caso, però, si tratta di un outpoint. 

Ogni cosa falsa rientra in questa categoria di outpoint. Un essere falso, un terminale falso, un atto falso, un’intenzione falsa… qualunque cosa cerchi di essere ciò che non è, è una falsità e un outpoint. 

Una storia inventata che non dà ad intendere di essere vera, ovviamente non è una falsità. 

Falsità

Falsità, quindi, significa “l’essere diversi da ciò che si sembra” o “l’essere diversi da come ci si rappresenta”. 

Non è necessario prendersi la briga di definire la realtà o la verità filosofica, per vedere che qualcosa è un outpoint, se è stato dichiarato essere una certa cosa o creato per essere una certa cosa, quando in realtà è qualcos’altro. 

Importanza alterata

Modificando la vera importanza relativa di qualcosa, per eccesso o per difetto, si ha un outpoint. 

Si può attribuire a qualcosa un’importanza maggiore di quella effettiva. 

Si può attribuire a qualcosa un’importanza minore di quella effettiva. 

Importanza alterata

Si può attribuire la stessa importanza a un tot di cose, ognuna delle quali ha però importanza diversa.

Questi sono tutti outpoint, tre versioni della stessa cosa. 

L’importanza è sempre relativa alle circostanze concrete.

Obiettivo sbagliato

Un bersaglio errato - tale per cui si ha la convinzione che ci si sta dirigendo o che ci si deve dirigere verso il punto A, e poi si scopre che invece ci si sta dirigendo o ci si deve dirigere verso il punto B – costituisce un outpoint. 

Si tratta solitamente di identità sbagliata, ma può anche trattarsi di scopi o di mete sbagliate. 

“Distruggendo X siamo a posto” spesso sfocia nella scoperta che invece bisognava distruggere Y.

Obiettivo sbagliato

Si uccide il re per liberarsi dalle tasse, ma l’esattore resta in vita per il regime successivo.

L’ingiustizia è solitamente un outpoint del tipo “obiettivo sbagliato”. 

Un esempio potrebbe essere l’arresto di un consumatore di droghe o farmaci, e la premiazione della ditta che li produce. 

Le strategie e le tattiche militari tentano quasi sempre di persuadere il nemico a scegliere un obiettivo sbagliato. 

E nei rapporti umani la maggior parte delle antipatie e delle avversioni spontanee si basano sull’errata associazione di Gigi con Piero. 

Buona parte delle aberrazioni si basa su obiettivi sbagliati, fonti sbagliate, cause sbagliate. 

Se per errore si dice a un paziente che ha l’ulcera, quando invece non è vero, egli rimane bloccato in un outpoint che gli impedisce di guarire. 

Con tutta l’energia dedicata agli obiettivi sbagliati si potrebbe illuminare il mondo per un millennio.

Fonte sbagliata

La “fonte sbagliata” è l’altra faccia della medaglia dell’obiettivo sbagliato. 

Informazioni ricevute da una fonte sbagliata, ordini presi da una fonte sbagliata, regali o materiali accettati da una fonte sbagliata sono tutti fattori che alla fine creano confusione e, probabilmente, difficoltà. 

Fonte sbagliata

Quando, senza volerlo, si riceve qualcosa da una fonte sbagliata, ci si può sentire molto imbarazzati o confusi, tanto che questo è uno dei principali stratagemmi usati dai servizi segreti . Il Dipartimento D della Germania Est – Dipartimento della Disinformazione – usava metodi molto intricati per inculcare informazioni false celandone la fonte. 

Una tecnologia può provenire da una fonte sbagliata. Ad esempio, la facoltà di psicologia e psichiatria dell’università di Lipsia preparò il terreno ai campi di sterminio della Germania nazista. Si può vedere chiaramente che, con l’aiuto degli stupefacenti, quegli uomini diedero al mondo Hitler, il loro burattino. Alla fine della seconda guerra mondiale, questi estremisti fondarono la “Federazione Mondiale della Salute Mentale” che ottenne l’appoggio dell’American Psychiatric Association e dell’American Medical Association, diede vita alle “Associazioni Nazionali per la salute mentale” – sparse in tutto il mondo – terrorizzò i media e fece a pezzi qualsiasi nuova tecnologia. Queste associazioni sono diventate gli unici consulenti del governo statunitense in questioni di “salute mentale, istruzione e assistenza sociale” e sono state loro a nominare tutti i ministri della sanità delle nazioni civilizzate. Questa fonte è talmente sbagliata, che sta distruggendo gli uomini e ne ha già distrutti a milioni.  

Il fatto di accettare non solo i dati, ma anche l’ufficialità dalla fonte sbagliata, può essere un’azione abbastanza aberrata da generare follia a livello planetario. 

A un livello minore, accettare un rapporto da una persona notoriamente corrotta o incapace, e basare su di esso le proprie azioni, è la causa consueta degli errori di management.

Fatti contrari

Due affermazioni contrastanti sullo stesso argomento costituiscono l’outpoint dei “fatti contrari”. 

In precedenza avevamo classificato questa illogicità come “falsità”, dato che in tal caso una delle affermazioni doveva essere falsa. 

Ma quando si effettua l’analisi dei dati, non si può riconoscere sui due piedi qual è il dato falso. Perciò questo diventa un outpoint particolare. 

Se le affermazioni “Questa settimana la ditta ha avuto entrate superiori alla media” e “Non ha potuto pagare i dipendenti” si verificano nello stesso periodo di tempo, una delle due è falsa, oppure lo sono entrambe. Può darsi che non sappiamo quale delle due sia vera, ma sappiamo che sono contrastanti e possiamo classificarle come tali. 

Fatti contrari

In un interrogatorio, questo fattore è così importante che chiunque fornisca due fatti contrastanti diventa uno dei principali sospetti e viene sottoposto a ulteriori indagini. Una persona che dice “Sono un cittadino svizzero” quando si è trovato un passaporto tedesco nella sua valigia, ne è un esempio. 

Quando due “fatti” sono contrari o contraddittori, forse non sappiamo quale dei due sia vero, ma sappiamo comunque che non possono esserlo entrambi. 

Due “fatti” contraddittori attribuibili alla stessa organizzazione o anche a due persone diverse appartenenti a quella organizzazione, sono un outpoint. 

Tempo aggiunto

Tempo aggiunto

Questo outpoint è il contrario del tempo tralasciato. L’esempio più comune di tempo aggiunto è qualcosa che dura più di quanto dovrebbe. In tale caso costituisce una versione dell’outpoint dei dati contrastanti: ad esempio, ci vogliono tre settimane per fare una determinata cosa, ma il rapporto afferma che ci vorranno sei mesi. Qui bisogna richiamare l’attenzione sul fatto che il tempo aggiunto è da considerarsi un outpoint in se stesso, perché c’è una certa tendenza a mostrarsi ragionevoli nei suoi confronti e a non vedere che è un outpoint.

Nella sua forma più acuta, il tempo aggiunto diventa un outpoint molto grave, come quando, ad esempio, due o più eventi si verificano contemporaneamente e coinvolgono la stessa persona, che non poteva essere presente in entrambe le circostanze. Per rendere veri i dati, si deve aggiungere tempo all’universo fisico. Come in questo caso: “Alla mezzanotte del 21 aprile 1962, ho lasciato San Francisco su una nave diretta a Saigon”. “Il 30 aprile 1962, ho preso servizio a Saigon.” In questo caso, se vogliamo che entrambi gli eventi siano veri, dobbiamo aggiungere del tempo all’universo fisico, dato che una nave impiegherebbe due o tre settimane per andare da San Francisco a “Saigon”. 

Un esempio migliore di tempo aggiunto è un fatto realmente accaduto. Una volta inviai a un executive di livello inferiore una lista di verifica di azioni il cui completamento avrebbe richiesto un mese e ricevetti a giro di posta una lettera in cui riferiva di aver eseguito tutte le azioni. Aveva avuto in mano la lista di verifica soltanto per un giorno! Perché il suo rapporto di esecuzione potesse essere vero, quell’executive avrebbe dovuto aggiungere ventinove giorni all’universo fisico. Questo, da parte sua, fu anche tempo tralasciato. 

Dati non pertinenti aggiunti

Dati non pertinenti aggiunti

La semplice aggiunta di dati non costituisce per forza un outpoint. Può darsi che qualcuno sia minuzioso. Ma quando i dati aggiunti non hanno assolutamente niente a che vedere con la scena o la situazione, sono indubbiamente un outpoint. 

Spesso i dati vengono aggiunti per coprire la mancata esecuzione dei propri compiti o per mascherare una situazione reale. Di certo significano che la persona sta nascondendo qualcosa. 

Di solito i dati aggiunti contengono anche altri tipi di outpoint, come ad esempio obiettivi sbagliati o tempo aggiunto. 

Quando si usa questo outpoint, bisogna essere assolutamente certi di capire anche l’espressione non pertinente e rendersi conto che si tratta di un outpoint soltanto se i dati stessi non hanno nessuna attinenza con l’argomento in questione. 

Dato scorrettamente incluso

Esiste il dato scorrettamente incluso come outpoint che si accompagna all’outpoint del dato omesso.

Ciò si verifica soprattutto quando, nella mente di una persona, manca l’intera scena di per se stessa e cioè manca la prima cosa necessaria alla classificazione dei dati (la scena). 

Dato scorrettamente incluso

Un esempio è l’imballaggio di macchine fotografiche da parte di qualcuno che non ha un’idea di quali siano i vari tipi di macchine fotografiche. Invece di mettere nella stessa scatola tutti i pezzi necessari di una certa macchina fotografica, inevitabilmente i paraluce di tutte le macchine fotografiche vengono mescolati in un’unica scatola, contrassegnata con “paraluce”. Quando poi si vuole montare o usare la macchina fotografica, ci vogliono delle ore per trovarne i pezzi nelle scatole accuratamente etichettate con “retro”, “obiettivi”, “treppiedi”, ecc. 

In questo caso, mancando la scena relativa all’aspetto e al funzionamento di una macchina fotografica una volta montata, i dati vengono identificati più strettamente di quanto non siano in realtà. I paraluce sono paraluce. I treppiedi sono treppiedi. Perciò, l’ignoranza della scena causa l’insorgere di un sistema di classificazione sbagliato. 

Un viaggiatore incapace di distinguere un’uniforme da un’altra, “risolve” il problema classificando tutti quelli che portano le uniformi come “facchini”. Porge la sua valigia a un arrogante capitano di polizia ed ecco dove passa le sue vacanze: in prigione. La mancanza della scena determina un’identificazione troppo stretta di una cosa con un’altra. 

Può anche escludere un elemento vitale, causando così una dissociazione. 

Un tenente dell’esercito appena richiamato sotto le armi passa davanti a una spia nemica vestita come uno dei suoi soldati. Un sergente esperto, appena dietro di lui, correttamente getta la spia in prigione, perché “non portava ‘el capèlo’ come lo portiam noialtri Alpini!”.

I tempi cambiano la classificazione dei dati. Nel 1920, chiunque si trovasse nei pressi di un porto con una macchina fotografica era una spia. Nel 1960, chiunque fosse stato sprovvisto di una macchina fotografica nei pressi di un porto, non poteva essere un turista e quindi veniva tenuto d’occhio! 

Perciò la scena relativa a un periodo culturale non è la scena relativa ad un altro. 

Esistono altri tre tipi di outpoint che si dovrebbero conoscere e usare in un’investigazione. Sono i seguenti:

“Identità” presunte non sono identiche

“Somiglianze” presunte non sono simili o non appartengono alla stessa categoria di cose

“Differenze” presunte non sono differenti

Il trattamento dei dati

Ci sono centinaia di modi in cui questo cattivo uso dei dati può fornire un quadro completamente falso.

Quando ordini o azioni vengono basati su dati che contengono uno dei punti di cui sopra, si commettono errori.

LA RAGIONE DIPENDE DAI DATI.

QUANDO I DATI SONO DIFETTOSI (come sopra) LA RISPOSTA SARÀ SBAGLIATA E VERRÀ CONSIDERATA IRRAGIONEVOLE.

Questi dati possono dare luogo a un vasto numero di combinazioni. Più di uno (o tutti) possono essere presenti nello stesso rapporto.

L’osservazione e la relativa comunicazione possono contenere uno di questi cinque punti illogici.

In tal caso, qualsiasi tentativo di risolvere la situazione si rivelerà inefficace nel correggerla o nel risolverla.

Uso

Una verifica condotta in base ai cinque test di cui sopra su di un insieme di dati, spesso rivela che esso costituisce un invito ad agire in modo illogico.

Per ottenere una risposta logica, si devono avere dei dati logici.

Qualsiasi serie di dati che contenga uno o più degli errori sopra riportati, può portare a conclusioni illogiche.

L’essenza di un ordine irragionevole o irrealizzabile è una conclusione resa illogica dal fatto che contiene uno o più dei difetti summenzionati.

qualcosa che dà un’impressione falsa o un’affermazione falsa e in questo modo inganna gli altri.

la qualità o la condizione di essere pomposo, caratterizzata da uno sfoggio esagerato dell’importanza di sè o dignità.

ricoperta con un rivestimento di cromo, un metallo lucido, malleabile e grigio che resiste alla corrosione e diventa lucido e scintillante quando pulito. La cromatura è stata usata su vari articoli inclusi gli accessori per automobili per dare un’apparenza brillante e moderna. Usato figurativamente per descrivere qualcosa che ha uno strato superficiale attraente ma che non è tanto moderno e avanzato come appare.

Una filosofia religiosa applicata che tratta lo studio della conoscenza e che, tramite l’applicazione della sua tecnologia, può apportare dei mutamenti desiderabili nelle condizioni di vita. È stata sviluppata nel corso di un secolo da L. Ron Hubbard. Il termine Scientology è formato dalla parola latina scio (conoscere, nel senso più completo della parola) e dalla parola greca logos (studio di). Scientology si può ulteriormente definire come lo studio e il modo di occuparsi dello spirito in relazione a se stesso, agli universi e alle altre forme di vita.

di cui è difficile occuparsene; che richiede grande abilità per superarlo; impegnativo.

uno qualsiasi dei diversi modi specifici in cui la trasmissione di un’informazione o di una situazione può diventare illogica; qualsiasi dato offerto come vero che risulta essere effettivamente illogico.

una condizione o un esempio di qualche cosa che è sbagliata, scorretta o mancante.

il tempo che si svolge adesso e che diventa rapidamente passato con la stessa rapidità con cui lo si osserva. Si tratta di un termine usato genericamente per l’ambiente che esiste al momento.

una persona, punto o posizione che invia, riceve o trasmette una comunicazione. Questo termine proviene dal campo dell’elettronica dove un terminale è uno di due punti fissi tra i quali viaggia un flusso di energia. Un esempio di questo è la batteria di un’automobile che ha due poli di connessione (terminali) e dove l’energia fluisce da un polo all’altro. In Scientology, due persone che comunicano vengono chiamate terminali perché la comunicazione fluisce tra di loro.

forma di governo o dominio; sistema politico.

i metodi d’impiego delle truppe, navi, aerei, ecc., in un combattimento, di solito riferiti a obiettivi a breve raggio.

di o relativo alla riunione, distribuzione e valutazione delle informazioni, specialmente segrete su un nemico su un nemico potenziale.

la precedente repubblica dell'Europa centrale, formata nel 1949 dopo la Seconda Guerra Mondiale. La Germania dell'Est fu fondata quando il primo paese della Germania fu diviso in Germania Occidentale e la Germania dell'Est. La Germania dell'Est fu dominata da un governo comunista e diventò più tardi una parte importante del gruppo sovietico delle nazioni.

informazione falsa, come riferita a forza o piani miliatri del paese, annunciati pubblicamnte o inseriti nelle notizie dei media, specialmente di altri paesi.

un ufficiale inferiore nell’esercito, aviazione, corpo dei marines degli Stati Uniti e spesso incaricato di addestrare le truppe.